Perchè utilizzare il Project management per i lavori edili

Utilizzare il Project Management nei lavori edili, significa un risparmio di costi perché chi gestisce il progetto è un’esperto del settore, e pertanto, conoscitore profondo dei prezzi, abile nel trovare il miglior prezzo alle migliori condizioni economiche, senza peraltro perdere in qualità.

Chi è il Project manager

La stima dimensionale di un progetto è una delle prime attività cruciali di un Project manager, da cui dipende il successo del progetto.

Esistono molteplici tecniche per quantificare i tempi e i costi necessari a realizzare un progetto o, se si vuole, la sua durata. Nei progetti complessi, al fine di rendere il più possibile oggettiva e affidabile la stima, è fortemente raccomandabile produrre almeno due stime indipendenti possibilmente prodotte con tecniche diverse, provvedendo poi a effettuare una riconciliazione che produca una convergenza.

La durata del progetto naturalmente dipende dalla struttura della pianificazione adottata, in particolare dal grado di parallelismo tra le attività che compongono il progetto, parallelismo a sua volta dipendente dal numero di risorse impiegate.

La tecnica più semplice è quella di:

* identificare le attività elementari (task) necessari a produrre i documenti associati a ciascun elemento dell’elenco di tutte le attività del progetto (WBS) e le loro dipendenze;
* rappresentare la scomposizione dei task in un diagramma di Gantt, mettendo in evidenza le interrelazioni tra i diversi elementi del progetto (macro-attività o work packages, task e output) in una scala temporale;
* valorizzare la quantità di lavoro necessaria (il cosiddetto effort) a completare ciascun task, determinando la tipologia di risorse (umane e non) necessarie alla loro realizzazione;
* calcolare i tempi di realizzazione di ciascun task in base al numero di risorse a loro assegnate;
* determinare i costi del personale per la realizzazione di ciascun task moltiplicando la quantità di lavoro (effort) stimato per i costi medi della tipologie di risorse individuate; aggiungere i costi degli altri materiali e/o servizi necessari;
* determinare il percorso critico in base alle dipendenze esistenti dentro la WBS;
* calcolare il tempo totale (il cosiddetto elapsed) sommando i tempi di tutti i task che si trovano all’interno del percorso critico;
* determinare il costo totale sommando i costi (personale + materiali + servizi) di tutti i task.

Questo procedimento è reso molto più semplice dagli strumenti di controllo della pianificazione disponibili, che consentono di rappresentare la struttura dei task, visualizzare il diagramma di Gantt e cercare il miglior assetto del piano che ottimizzi l’utilizzo delle risorse e minimizzi i rischi presenti nella pianificazione, con il vincolo di restare all’interno del tempo e dei costi di realizzazione richiesti dal committente.

Cosè il Project management

Con l’espressione inglese project management (Gestione del Progetto) si intende l’insieme di attività volte alla realizzazione degli scopi/obiettivi di un determinato progetto.

Un progetto è uno sforzo delimitato nel tempo (con una data di partenza e una di completamento) diretto a creare dei prodotti e/o servizi e/o risultati specifici che comportano dei benefici o del valore aggiunto al committente.

In definitiva il project management è l’applicazione di conoscenze, attitudini, tecniche e strumenti alle attività di un progetto al fine di conseguirne gli obiettivi.

La collocazione in un arco temporale finito distinguono il progetto dai processi operativi di un’azienda (le cosiddette attività di routine) che sono invece permanenti o semi-permanenti e sono diretti a produrre in modo ripetitivo lo stesso prodotto o servizio.

Proprio la diversa natura di queste attività richiede lo sviluppo di filosofie, attitudini e approcci diversi per la loro gestione.

La sfida principale del project management è quella di raggiungere gli obiettivi del progetto restando all’interno del perimetro costituito dai classici vincoli determinati dal contesto del committente, solitamente il costo, il tempo e lo scopo (nel senso anche della qualità).

La sfida secondaria – ma non meno ambiziosa – è quella di ottimizzare l’allocazione delle risorse e integrare gli input necessari a raggiungere gli obiettivi definiti.

Queste sfide infine devono essere portate avanti risolvendo i problemi e mitigando i rischi che ciascun progetto, in misura diversa, troverà comunque lungo la sua strada.

Il project management: i diversi tipi di attività

1. Analisi e definizione degli Obiettivi e degli eventi che li pilotano (i cosidetti compelling events)
2. Pianificazione del lavoro in funzione degli obiettivi
3. Individuazione e controllo dei Rischi (Risk Management)
4. Valutazione e pianificazione delle risorse necessarie
5. Allocazione/disallocazione delle risorse
6. Organizzazione del lavoro e dei processi
7. Acquisizione delle risorse umane (ditte specializzate) e dei materiali necessari
8. Assegnazione dei task
9. Direzione e coordinamento delle attività
10. Misurazione dell’avanzamento del progetto (Metriche di progetto)
11. Analisi dei risultati ottenuti sulla base dei fatti e delle informazioni raccolte
12. Definizione e controllo delle azioni correttive necessarie e rimettere il progetto in assetto con gli obiettivi
13. (Ri)previsioni tempi, costi e altri indicatori del progetto
14. Gestione della qualità
15. Gestione e soluzione dei problemi
16. Assicurazione della qualità (riduzione al minimo delle non conformità)
17. Identificazione, gestione e controllo delle variazioni di scopo (change request o change control)
18. Chiusura del progetto e disallocazione delle risorse
19. Gestione della accettazione dei risultati prodotti
20. Comunicazione dei risultati ottenuti ai committenti

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